Abbiamo qualche speranza di entrare in un cast per un film del tipo ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’”

Sodomax, commentando le foto, Viareggio.

.

Click sulla classifica per ingrandire

.

Risultato (12 presenti):

ALLEGHE:  8   –    rossi (1), papo (3), beck (3), sodomax (1), tucci, berth. Età media 50,6 anni.

HOCKEY CLUB MARMOLADA:  3   –    sauro, xmalf, beppe (1), fede (1), pepo (1), matry. Età media 52,8 anni

Classifica:  Xmalf riperde e ora, tampinato da una muta di cani (da slitta…), si può dire che è stato riassorbito dal gruppo.

2° intertrofeo in memoria della psiche di Francè: In testa c’è Beck con 8 punti, lo seguono in sette con 5.

Condimeteo: Temperatura: +1°C. Temperatura dopo cena: -4,5°C (sul viale dei tigli).

.

Omo Sky: Rossi. E’ stato arduo sceglierne uno fra i vincitori (sugli sconfitti mettiamo un velo pietoso). Alla fine è spuntato Rossi perché ha giocato d’intelligenza, quasi in sordina, muovendosi in modo da aprire ulteriormente la già sguarnita difesa avversaria, creando spazi per i compagni. Ha dato spesso appoggio alle discese di un Sodomax in netta ripresa, ha fornito assist in modo industriale al Beck e, come ciliegina sulla torta, s’è  preso anche la soddisfazione di segnare un gol.

Omo Skyfo®: Matry. S’è mosso come un tirannosauro rex in una cristalleria di 6 metri quadrati, quello che non sfasciava con le zampe lo distruggeva con la coda. Poi si girava a vedere il danno che aveva fatto e con la coda spaccava quello che non aveva rotto prima. Ha sbagliato più passaggi ieri sera che in tutto il 2011. L’unico intervento utile ai suoi l’ha fatto dando una involontaria testata a Papetto. Per il resto è stato d’aiuto ai suoi come un calzino nero nuovo di trinca finito nella lavatrice delle camicie bianche.

Note & hellzapoppin’: Giocare in così pochi (in 12…) in una sera molto fredda come quella di ieri è stata una fortuna. Abbiamo corso tutti parecchio, abbiamo toccato la palla tutti parecchio e abbiamo sudato tutti, cose che, col gelo e con l’alta densità di gioatori, non succedono. Giovedì scorso c’è chi ha cominciato e finito con i piedi ghiacci, ieri sera invece Rossi ha strizzato la ciuccia e c’è uscita l’acqua! La rigidità della temperatura si deduce dalle foto: tutti avevano qualcosa per proteggere la testa dal freddo e solo due eroi hanno gioato con i calzoncini corti.

Per quanto riguarda il match, finalmente giocato con più passaggi bassi che lanci lunghi, l’H.C.Marmolada s’è portato sul 2-0 grazie ad un gol di Fede, favorito da uno svenimento, forse un lieve T.I.A. di Berth, e ad uno di Beppe che, abbandonato dal Tucci come un pastore tedesco sull’autostrada dal padrone in ferie, ha avuto un quarto d’ora di tempo di girarsi e tirare nell’angolino.

Poi i valori in campo hanno cominciato a farsi valere (Sauro, una squadra era quasi senza difensori!) e l’Alleghe ha acciuffato il pari. Bello, va ricordato, il gol dell’1-2 di Papetto che, sfuggito alla guardia di Matry (s’é girato e ha tirato, tutto qui), ha insaccato all’incrocio dei pali. Sul 2-2 l’ultimo sussulto dell’HC Marmolada con la rete del Pepo, poi la controreazione dell’Alleghe che ha dilagato.

Da ricordare un gol sbagliato dal Beck che solissimo, col portiere (Xmalf) fuori causa, non è riuscito a seminare il palo di sinistra della porta avversaria la cui immobilità, probabilmente, è stata meno intensa della sua e ci si è infranto. E’ per questa debacle che il Beck s’è gioato la fascia di omosky. La tripletta invece non è  bastata a Papetto perché ha tirato in porta 112 volte, e 3 su 112 non è una buona media.

.

Prossimo turno: giovedì 9 febbraio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

.

ALLEGHE

.

HG MARMOLADA

.

”…ehò ma la palla è andata sul secondo palo…”

Tucci, declinando la responsabilità di un gol a 2 kmh subito su punizione. Ieri sera verso 5 alle 9, Pandorito, Viareggio.

.

Click sulla classifica per ingrandire

.

Risultato (14 presenti):

DINAMO MOSCA:   6   –    sauro (1), narciso (3), beck (1), fede, pepo, canta (1), matry. Età media 49,8 anni.

ABBOTTABAD:   1   –    rossi (1), xmalf, beppe, berth, filippo, tucci, sodomax. Età media 51,2 anni

.

Classifica: Colpaccio di Fede, ora a un punto da Xmalf, e del Pepo che recupera quattro posizioni nel ranking.

Intertrofeo alla memoria della psiche di Francè: E’ nel foglio excel ma è un po’ prestino pubblicarla, comunque vede primi quelli della Dinamo Mosca.

Condimeteo: Temperatura: 5,5°C. Temperatura percepita: si zizzola..

.

Omo Sky: Sauro. Macchè gol, macchè parate miracolose, macchè anticipi difensivi, macchè gioate alla Anquilletti… Ha salvato il CarnevalDarsena! E se anche fa i lanci nel nulla o i tiri che il pallone da tanto che è calciato male fa un rumore strano, quasi inquietante, Sauro è il nostro eroe. L’ho detto a tutti i colleghi ieri girando per gli uffici coi quotidiani spalancati davanti ai loro occhi: “Sauro è mio amico! Quando il fritto misto vi placherà le papille gustative, quando i succhi gastrici aggrediranno l’arrendevolezza del risotto di mare di passaggio nel vostro stomaco, quando ricacherete le ventosine dei polpi lessi, ricordatevi che lì, nelle cucine di via Coppino, c’è un po’ di Pandorito ” E tutti i colleghi a dirmi “Bravo Beppe! Bravo Sauro!” e io commosso di rimando “W Sauro, W il foxtrot!”

Omo Skyfo®: Beppe. Serata negativa. Prova a fare il centravanti-sponda ma non c’è verso, c’ha i piedi ghiacci e son più le cose che sbaglia di quelle (semplici) che riesce a fare. Le sue capacità tecniche sono sempre state lacunose quindi, giocare con i piedi marmati, fa sì che il suo controllo di palla ricordi quello di Pistorius. A un certo punto con una fatica immensa la sua squadra riesce a mettere Xmalf in condizione di servirgli al bacio un assist rasoterra a un metro al portiere e Pistorius che fa? Tira ma ridà la palla – ovviamente non volendo – a Xmalf. Nel silenzio, intimamente speranzoso di conforto, dice “mi sa che stasera l’omoskyfo sono io…”. Silenzio diventato più profondo, consapevolezza di condanna.

Note & hellzapoppin’: L’Abbottabad annaspa fin dall’inizio ma, nonostante due pappine subite da Filippo (che nelle due azioni dei gol più che un portiere sembrava impersonare entrambi i soggetti del monumento ai caduti di piazza Garibaldi), riesce a stare in partita grazie al gol dell’1-2 di Rossi con un fendente passato fra il duodeno e il fegato di Tono. L’1-3 è una brodezza (sì, con la “b”) del Tucci che, nella veste di estremo difensore, sistema con cura la barriera per opporsi ad una punizione decentrata e poi quasi ci si rimpiatta dietro. Il nostro pasticcere, forte della sua esperienza di n° 1 nei pulcini della V2 (stagione agonistica 1971-72), si posiziona su un punto preciso della linea di porta prevedendo la possibile traiettoria della palla. Poi il Canta scaglia un tiro neanche tanto forte che viene ulteriormente attutito da un componente della barriera e questo fa sì che la sfera prosegua lemme lemme verso la porta, sembrava che lo trasportassero le formiche come quando si caricano le briciole sulla schiena e le scorrazzano al formicaio. Il Tucci è appostato sul primo palo che pare un gufo su un ramo, la palla invece procede lenta verso il secondo. L’unico dinamismo che gli riesce, in reazione all’imprevista deviazione, è la rotazione dell’occhio sinistro in stile camaleonte (i gufi li hanno fissi, muovono tutta la testa), il resto del suo corpo rimane immobile mentre la punizione si spegne sul montante e poi in rete. Da lì la frase che apre il C.U..

E’ la rete che ammazza la partita. La Dinamo Mosca è superiore e dilaga con Narciso, assetato di gol come Dracula davanti alle sacche di sangue del magazzino di neonatologia, il quale pur di trovare gloria e un varco sulla fascia arriva anche a sfracellarsi contro il Tucci che ormai era partito e quando parte non si ferma più, sembrava una lavatrice con le ruotine lasciata in lieve declivio che travolge una tavola del ferro da stiro e la scaraventa oltre la linea del fallo laterale.

Comunque, aldilà dei demeriti dell’Abbottabad, alla Dinamo riesce e va anche bene tutto. Addirittura dopo due o tre legni (uno di Tono era da cineteca) il Beck trova un gol con una rasoiata di prima intenzione che dall’altezza panchina s’infila a fil di palo. Un gol così viene una volta su cento; se fosse stata un’altra sera probabilmente il pallone sarebbe andato alto oltre la rete dietro la porta, avrebbe scavalcato la recinzione dell’impianto per poi infilarsi in una finestra del palazzo oltre la strada rovesciando la zuppiera dei capellini in brodo a bollore sul pallame del nonno, con tanto di dolorose ustioni di primo grado, creandogli però l’alibi per non trombare la vogliosa moglie 85enne Geppa detta Grinzaspanata.

.

Prossimo turno: lunedì 6 febbraio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

.

ABBOTTABAD

.

DINAMO MOSCA

.

”lascimipurelafasciarossa”

Autocritica, Maurizio Aiazzi. Spogliatoi del Pandorito.

.

Click sulla classifica per ingrandire

.

Risultato (20 presenti):

ABBIATEGRASSO:  4    –    tucci, fabri, pepo, erco (2), sodomax, pezzao (1), limusè, sodostè (1), incabino, sauro. Età media 46,5 anni.

ABBIATEPAZIENZA:  4   –    rossi (1), xmalf, narciso (2) beppe (1), aiazzar, canta, berth, matry, fede, beck. Età media 51,6 anni.

.

Classifica: Il pari consegna a xmalf il 1° intertrofeo “Zigomo di Mario Nelli”.

Comunicazioni: Si ribadisce che il 2° intertrofeo 2012, che inizia giovedì prossimo, sarà intitolato alla memoria della “Psiche di Francè Fiorenti”.

Condimeteo: Temperatura: 3°C. Vino a cena: 13,5 gradi. Briai: punti. Discorsi a bischero: tanti.

.

Omo Sky: Canta. Si erge in difesa silenzioso, tetro e picchiatore come l’energumeno che fa l’interrogatorio al sosia di Fracchia (la belva umana). Non ride mai, si muove lungo un arco che ha il raggio di 7/8 metri partendo dal centro della porta e colpisce tutto quello che si muove compreso il nodello di Incabino che, ovviamente, pesando 37 kg di meno, stramazza al suolo come un agnello nel basso Gennargentu prima di Pasqua. Ma la sua performance non è solo da fabbro, infatti oltre ad un’indiscutibile efficacia, lascia trasparire una innata classe e una padronanza del gioco aereo da fare invidia alla torre di controllo dell’aeroporto di Pisa.

Omo Skyfo®: Aiazzar. Serata decisamente da dimenticare in fretta per il caracollante geometra. Nonostante si presenti al campo con la stessa pettinatura leggermente demodè di un’icona del calcio come Ezio Loik, campione granata perito a Superga (maggio 1949), il fantasista specialista nei cross dal fondo si perde in passaggi balbettati, in lanci assurdi, sistematicamente prede degli avversari, o nel tener caparbiamente palla, cosa che ovviamente gli riesce male al punto che più che un imprevedibile dribblatore assume le sembianze e le movenze di uno stercorario (alias merdaccino) insetto vita natural durante impegnato a rotolare in lungo e largo palline di merda (v. foto).

.

Note & hellzapoppin’: L’Abbiategrasso si porta sul 2-0 e poi sul 4-2 ma per due volte subisce il ritorno dell’Abbiatepazienza. Pari giusto.

Ai posteri una palla passata 7 millimetri sopra la testa di Beck che, nel prosieguo dell’azione, è costata un gol avversario.

Nel gioco del calcio un colpo di testa è un gesto tecnico armonioso. E’ un evento che in un campo di calcetto dovrebbe essere sporadico ma, magia del Pandorito, da noi si verifica spesso, molto spesso, specie nelle serate di grimo come ieri sera dove è raro contare due passaggi di fila. A lanci lunghi si replica con lanci lunghi.

Nell’inzuccata c’è il desiderio di volare, c’è l’eterna lotta dell’uomo contro la forza di gravità, la volontà di andare più in alto che si può. Questi istinti si trasformano in impulsi che il cervello manda ai muscoli che catapultano per qualche millesimo di secondo un essere umano in sospensione. Lo stacco, proprio parlando di armonia, di coordinazione, dovrebbe avvenire su un piede solo dopo una minirincorsa, un’esplosione verso l’alto, la fluttuazione aerea, il primordiale desiderio di non pesare niente, accompagnato da un naturale allungamento del collo, dalla divaricazione delle braccia a mo’ di apertura alare, seguita, in fase di atterraggio, dall’istintivo posizionamento verso il basso dei palmi delle mani quasi a fare da paracadute. Gli occhi stessi, lasciati un po’ innaturalmente aperti nonostante l’imminenza di un impatto a loro vicino, seguono la traiettoria in avvicinamento della palla fino al momento del rimbalzo nella fronte.

Insomma, per farla breve, il Beck, invece di fà tutta questa popò di prosopopea, l’unica cosa che è riuscito a fare è stata quella di alzare le sopracciglia; tutto il resto è rimasto tegghio che in confronto a lui il mezzobusto del Viani sul molo è dinamismo allo stato puro.

.

Prossimo turno: giovedì 2 febbraio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

.

MILLECINQUECENTESIMA PARTITA AL PANDORITO

.

”Non è che ero l’ultimo con la palla, è che dietro di me non c’era nessun difensore nostro”

Sodomax, contropiede avversario letale. Ieri sera, spogliatoi del Pandorito, Viareggio.

.

Click sulla classifica per ingrandire

.

Risultato (14 presenti):

DIFESA-AD-HOC:   5    -    beppe (1), xmalf (1), pietrino [dal 12° narciso (2)], rooney (1), tucci, canta, berth. Età media 49,8 anni

ALLA BARU’:  3    -    c1p8, beck, fede, fabri, pepo (2), sodomax (1), limusè. Età media 49,7 anni.

.

Classifica: Xmalf allunga e, se non salta il prossimo match, ha matematicamente vinto il 1° intertrofeo “Zigomo di Mario Nelli”.

Comunicazioni: LUNEDI’ 30 GENNAIO CENA PER FESTEGGIARE LA 1500.MA PARTITA DEL PANDORITO. Pepo, porta la ghiaia. dove non s’arriva con la cassa si divide alla romana. Prenotato “da Maurino” a Pian di Mommio dove verrà celebrato il vincitore dell’intertrofeo di cui sopra.

L’intertrofeo del mese di febbraio 2012 sarà intitolato alla memoria della “Psiche di Francè Fiorenti”.

Condimeteo: Temperatura: 13°C. Umidità: ntz. Cielo: buio. Mare: calmo. Vento: patana. Buo: giubbetti, braette, calzini etc. intrisi di eau di baccalà con i porri (o Massi, lo vogliamo aggiustà l’aspiratore?).

.

Omo Sky: Limusè. Prestazione estremamente ordinata, semplice e sopratutto senza errori.

Omo Skyfo®: C1P8. Che gioca negli “Alla Barù” si capisce solo dalla foto.

Note & hellzapoppin’: Scelte supertattiche di Beppe che sostanzialmente lascia senza difensori capitan Fede. Come sempre succede chi si difende vince e, con due liberi (Canta-Berth) e due terzini (Rooney-Tucci), le scorrerie in contropiede nel deserto della metà campo avversaria dei Difesaadhoc sono devastanti.

.

Prossimo turno: lunedì 30 gennaio 2012, ore 20. Vedi sopra.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

.

NOTA DELL’AMMINISTRATORE: MA CHI L’HA FATTE LE FOTO? Mr. MAGOO?

.

ALLA BARU'

.

DIFESA AD HOC

.

.

.

Fratelli,

forse, vista la mia compostezza stilistica in campo, non sarei la persona più adatta a una uscita del genere.

Ma essendo stato involontario protagonista dell’incidente a Marietto, mi sento di rivolgere un appello a tutti per il fair play e la moderazione. Ovvio che il Pandorito essendo una attività fisica un minimo di rischio lo conterrà sempre anche se le statistiche, con 1.498 partite giocate, lo confermano come un giochino piuttosto sicuro. Ma un pensiero alla calma mi sembra comunque il benvenuto. Che qui, a bocce ferme, siamo tutti d’accordo, poi in campo a volte le cose vanno diversamente.

Sono convinto che un po’ di agonismo e tanta consapevolezza si possano combinare, per divertirci sempre al meglio.

Nel frattempo, un grazie alla Mireya per la gentile concessione delle foto che ci permettono di prendere in giro il di lei compagno e FORZA MARIETTO!

Pz

.

ps

Avete capito che siamo a 1.498 partite giocate dal lontano 4 gennaio 1995?

Lunedì 30 gennaio si festeggia la n. 1.500. Se vi pare poco…

.

…se entrate così allora ce la metto anch’io la testaaa!”

Esternazione a squarciagola di affermato medico, 50 anni, moglie e due figlioli, in un campo di calcetto dietro a un pallone con altri 18 tizi di mezza età. lunedì sera, Viareggio.

.

Click sulla classifica per ingrandire

.

Risultato (19 presenti):

PINK PANTHERS:  4     –    c1p8, sauro, matry, papo (1), pepo, aiazzar (1), sodostè (2), sodomax, limusè, minizeta. (e.m. 49 anni)

X-FACTORS:  4     – beck (2), beppe, rossi, fede (1), xmalf (1), berth, rooney, fabri, tucci (e.m. 46,3 anni)

.

Comunicazioni: si nota un certo lassismo ad indossare le fasce attribuite dalla classifica e dal GUA: non va bene.

Condimeteo: Temperatura: 13°C. Umidità: non pioveva. Cielo: buio. Mare: a 300 mt. Moto ondoso: sonasega. Docce: quattro (andavino).

.

Omo Sky: Beck. Prestazione molto positiva del “Mina” del Pandorito che finalmente si strappa di dosso i panni e la mobilità da omino del subbuteo ed assurge a trascinatore dei suoi. Due reti di prepotenza, con due classiche conclusioni da lontano, ed un assist a Fede lo innalzano al top in una serata in cui ben due volte riesce anche a rendersi utile in fase d’interdizione.

Omo Skyfo®: Bert-h. Si danna l’anima in difesa ma non riesce ad essere efficace come suo solito. Il suo modo di porsi nel match di ieri sera (in 9 contro 10…), la sua ricerca certosina di opporsi alla baraonda degli avanti avversari, è simile a quella di un accalappiacani che cerca di convincere a parole una muta di cani a rimettersi la museruola. Quando riesce ad acchiapparne uno lo carica sul furgone ma lascia il portellone aperto, così ne sale uno ne scappano tre.

Tre come i toppini incassati da sottomisura, alle sue spalle. Anche nelle impostazioni legge male la partita ed infatti abusa della sua eccelsa classe preferendo il fioretto al badile, strumento che ieri sarebbe stato senz’altro più adeguato vista la densità di popolazione più simile ad una domenica mattina di un favela che a due squadre di calcio una sera d’inverno.

.

Note & hellzapoppin’: Xmalf difende a denti stretti la fascia verde che, se mantenuta per altre due partite, potrebbe portarlo a vincere il primo intertrofeo “Zigomo di Mario Nelli”. Può farcela sia perché sta viaggiando con una media punti/partita da marziano e sia perchè sembra abbia chiesto le ferie apposta per non mancare. Altra voce da verificare riporta che, in caso di mancata concessione del permesso aziendale, il leader sia disposto anche a licenziarsi. E pensare che prima veniva di rado… Ai posteri anche la deficiente esultanza – con tanto di gesto dell’ombrello a Papetto – di Beppe entrato in campo in ritardo subito dopo che i suoi erano passati in vantaggio. L’atteggiamento a presa di culo gli è costato una volontaria spallata nei polmoni da parte dell’avversario deriso con tanto di schioccamento di alcune costole, crepitio di qualcosa – roba di articolazioni – ed una pena alle lonze che n’è durata un paio di minuti.

.

Prossimo turno: giovedì 26 gennaio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

.

…non è autorete, quel gol è mio”.

Tono, attribuendosi con orgoglio una delle reti più brutte e involontarie dell’umanità. Viareggio, ieri sera.

.

Click sulla classifica per ingrandire

.

Risultato (17 presenti):

QUELLI CHE IL CALCETTO… :  5    -   sauro, xmalf, fede (4), pepo (1), c1p8, fabri, beck, canta, aiazzar (età media 52,3 anni).

QUELLI CHE IL CALCETTO PROPRIO NO:   2    -    beppe, sodomax, matry (1), limusè (1), rossi, dino, tucci, mano (età media 48,9 anni)..

.

Classifica: Xmalf, che quest’anno vuole vince il Pandorito, balza in testa: è il 4° leader diverso in 6 partite.

Comunicazioni: da oggi in poi, se me lo riordo, i nomi sottolineati corrispondono a quelli che hanno fatto le scelte. Dire che sono i “capitani” avrebbe potuto creare incidenti diplomatici perché al Pandorito in ogni squadra tutti sono capitani, qualcuno lo è anche due volte. Altri sono Tenenti colonnello.

Condimeteo: Temperatura prima di comincià 8,5°C, dopo 11,5°C. Umidità: non pioveva. Cielo: buio.

.

Omo Sky: Fede. La sua squadra va sotto di due reti e lui s’inventa un nuovo ruolo: dopo il centravanti boa, quello che fa l’elastico sul filo del fuorigioco, quello che fa reparto da solo… lui battezza il centravanti parcheggiatore abusivo. Si insedia sulla mattonella dietro al “libero” e davanti al portiere, quasi a tappargli la visuale (ma vista la moncaggine dei numeri uno questo accorgimento non è che servisse granchè) e segna indisturbato 4 reti da 10 centimetri dalla riga di porta.

Omo Skyfo®: Mano. E’ l’emblema della sua compagine d’appartenenza (“quelli che il calcetto proprio no”). Il nostro uomo, che vanta il primato di non aver mai calciato di collo pieno in vita sua, che riuscì nell’impresa di tirare in porta e colpire nel muso un compagno che gli era dietro (Juliano, che dolorante gli disse “che ppiede di mmerda che c’hai!”), dopo 884 partite è cresciuto prendendo consapevolezza, per esempio, che le righe del campo hanno un significato.

Il suo modo anarchico d’intendere il calcio lo portava a fregarsene del fallo laterale e, talvolta, anche della linea di fondo campo. Verso la 700.ma presenza al Pandorito ha preso coscienza questa regola che gli limitava la libertà e da quel momento cerca di far restare il pallone entro ‘sto cazzo di striscia disegnata in terra. Ma non ci riesce.

Ora, visti i suoi trascorsi cestistici, il prossimo passo nel suo processo di apprendimento è che nel calcio non serve il playmaker laterale di sfondamento, perché lui è così che agisce. Prende la palla sulla destra e va, e va, e va. Se un avversario gli si pone davanti, se non riesce a dribblarlo nel modo tradizionale, lui viene colto da sindrome dissociativa e cerca invano di attraversarlo dicendosi “non è Sauro, è l’ologramma di Sauro” e va, e va, e va. Ma non va una sega perché Sauro, o il difensore di turno, è invece un cotrozzolo invalicabile, non un’immaginaria proiezione e il nostro eroe ci s’infrange contro.

Il nostro omoskyfo® di giornata, quando ha la palla al piede, non gioca a calcetto: fa rafting.

Probabilmente da piccolo gli schioccarono una canoa sotto il culo, lo buttarono in una rapida e via. Questo episodio gli piacque, l’ebbrezza della discesa gli si scolpì nella mente e lui inconsciamente tenta di rivivere quell’emozione. Deve quindi lavorare su questa stortura, demolirla ed acquisire il concetto che fermarsi e appoggiare la palla indietro si può, che nel calcetto è consentito. Addirittura anche nel rafting si può (tornare indietro) ma, dato che c’è da risalire la corrente, è molto più facile farlo nel calcio a 5.

Comunque il ragazzo è intellettualmente fresco e può senz’altro progredire e far suo anche il principio “sì, posso fare il retropassaggio” per arrivare alla propriocezione di “sì, devo fare il retropassaggio”. Nel film “Million dollar baby” il maestro (C.Eastwood) insegna alla pugilatrice (H.Swonk) che a volte per colpire meglio bisogna fare un passo indietro. E’ una frase che il nostro fantasista dovrebbe far sua, gli accelererebbe il processo di maturazione. La mia paura è che se va a vedere il film, quando Hillary Swonk dice quella frase lì, lui le guarda le puppore sudate e il culo e n’importa una sega di quello la pugilatrice che dice.

.

Note & hellzapoppin’: Quelli che il calcetto proprio no, quasi a loro insaputa, si sono portati sul 2-0. Il primo gol è venuto su un neanchetirocross di Matry che il portiere Fabri ha affrontato con la stessa lucidità con cui Schettino, impastato da topa vino e paura, replicava al comandante della capitaneria di Livorno. Una rete che pochi hanno visto perché girati per posizionarsi o distratti per opporsi all’ormai dato per scontato rinvio del portiere (Fabri, che invece era “svenuto” insieme al pallone dentro la porta).

Incassato il 2-0 al termine di una bella azione Beppe-Dino-Limusè (pressoché l’unica bella giocata della compagine mongola), eravamo al 10° minuto, Fede e compagni – abbastanza superiori – hanno preso il pallino del gioco fino alle 9 approfittando di una difesa scelleratamente schierata a macchia di leopardo, che fra una macchia e l’altra c’erano due minuti di pullman, e hanno agevolmente avuto la meglio.

.

Prossimo turno: lunedì 23 gennaio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

.

QUELLI CHE IL CALCETTO...

.

QUELLI CHE IL CALCETTO... PROPRIO NO

”…non tentare l’anticipo così, temporeggia!” – “allora vienci te!”

Dialogo calcistico tra ideologi del Pandorito, 103 anni in due. Viareggio.

.

Click sulla classifica per ingrandire

.

Risultato (14 presenti):

COCOON:   6    -    limusè, xmalf (1), rossi (2), fede (1), dino (2), matry, tucci

AWAKENINGS:    5    -   beppe (2), sodomax, pezzao (1), sauro, beck (1), pepo, berth. + 1 autogò di xmalf

Classifica: vedi sopra.

.

Omo Sky: Dino. Arriva nello spogliatoio dopo un certo periodo di assenza e lì, mentre si agghinda, racconta una storia raccapricciante di vessazioni patite nel calcio amatoriale. Un coacervo di ruoli neanche di comprimario, bensì di secondario se non di terziario. In una squadra senza patemi di successo, che partecipa ad un campionato che non vinci nulla, o lo fanno entrare a 10 minuti dalla fine, o lo fanno scaldare per 40 minuti facendogliene giocare 5, se non addirittura lasciandolo in panchina, infreddolito e triste come uno snautzer lasciato dai padroni sotto il ponte dell’autostrada a Egna/Ora perché sono andati una settimana a Santorini e si son detti “no preokkupiamoci per Diccke, essere brafo e fedele, manciare qualke tarpone e ci aspettare dopo facanza” e la moglie “si Jurgen, però la museruola potefamo lefargliela…come kazzo mancia?”.

Con queste premesse l’omosky entra in campo, gioa bene, fà un paio un gol, para bene e vince. Tornando nello spogliatoio, si strappa la museruola dal viso e gli spunta un sorriso che dà il senso dello scopo terapeutico del Pandorito. “Dino, vieni a cena?” “No, sono a dieta” saluta tutti, monta in macchina e, invece che per Rovereto, ormai guarito, prende la via per casa sua.

Omo Skyfo®: Sauro. E’ utile alla sua squadra come la sabbia in un nicchio, come la rena in un fungo, come un troccolo di bistecca fra due molari. Agisce random a tutto campo ma dà il “meglio” di sé in fase offensiva infilandosi nelle azioni di gioco come Paolini nelle interviste TV. Affronta con la solita serenità i brontolii dei compagni che gli fanno come la ceppa alle vecchie: nulla.

.

Note & hellzapoppin’: I Cocoon sono tali perché, oltre che di buona tecnica, sono dotati di sorprendente vitalità. Fanno andare la palla dove deve andare e si fanno trovare dove devono essere. Nonostante partano col piede sbagliato, 0-1 (gol del Pezzao) dopo 5 minuti, menano le danze portandosi agevolmente sul 5-1. Il gioco dei Cocoon è geometrico ma spumeggiante, il loro ritmo è da balletto caraibico, colorito e caldo. Viceversa gli Awakenings paiono impacciati, tegghi e danno il senso di freddo (che comunque c’era, eravamo vicini a 0°C). Pezzao agisce solo lungo la fascia destra, pare gioi su uno slittino o meglio su una monorotaia montata dritta e che al posto delle scarpette c’abbia gli schettini, tant’è che in una folle discesa esce dal binario e si sfracella sulla riga laterale. Beppe è rimpiattato nella difesa avversaria come l’omo delle nevi in una grotta e il Berth sembra quello col grembiule che t’invita a entrà nel ristorante. Il Beck invece si muove come un gatto delle navi col freno a mano incantato. Il Sodomax, infine, agisce da San Bernardo ma invece di avecci il barilotto di grappa al collo c’ha il pallone legato ai piedi.

Il netto vantaggio dei Cocoon genera in loro inutili leziosità ed un pericoloso senso appagamento che infatti accende il risveglio degli Awakenings che, nell’ultimo quarto d’ora, escono dal torpore in cui sono caduti (v. omonimo film), si sbrinano dalla cappa di ghiacciume che li avvolgeva, prendono coraggio, rimontano ma il virtuale triplice fischio li inchioda ad un pelo dal pareggio.

.

Prossimo turno: giovedì 19 gennaio 2012, ore 20. A seguire Farinata col cavolo nero al Buo di Misurino

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

.

COCOON

.

AWAKENINGS

.

”E’ finita!” “Stanno entrando! “E allora se gioate per vince ditelo prima!”

Innocenti intemperanze durante una partita di calcetto con 14 anziani, 2 ragazzi e una creatura. Ieri sera, Campo d’aviazione, Viareggio.

.

Click sulla classifica per ingrandire

.

Risultato (17 presenti):

LONGOBARDA:   1     -    pepo, beppe, sodostè (1), sodomax, tucci, sauro, aiazzar, fede, beck

BORGOROSSO:   2     –    incabino (1), limusè (1), rooney, bert-h, xmalf, rossi, matry, c1p8

Classifica: è Stefano OsteopoRossi il nome nuovo. I primi quattro perdono così il bradipo della via dei Partigiani si insedia in testa alla classifica a pari punti con Bert-h.

.

Comunicazioni: in relazione all’infortunio di Marietto (fortunatamente già risolto), il GUA comunica che, stile tappa intermedia come al giro d’Italia, chi raggranellerà più punti nel mese di gennaio si aggiudicherà il primo trofeo intitolato “Zigomo di Mario Nelli 2012”. Questa iniziativa verrà portata avanti per ogni singolo mese abbinandola ad eventi curiosi. Il vincitore del trofeo “Zigomo di Mario Nelli 2012” avrà un cotillon.

.

Omo Sky: Xmalf. Non c’è niente da fà, da quando è smagrato (che quindi gli abbiamo scorciato anche il nome togliendo il “Ma” per dare idea dell’alleggerimento), in controtendenza con l’incipiente senilità del resto della marmaglia, ha acquisito un dinamismo che, sommato all’esperienza maturata nello stadio di Pescara in un pomeriggio del 1980, lo fa esprimere su livelli eccelsi. Attacca, difende, centrocampa, falla laterala, para, rinvia, fa la doccia e si riveste con la stessa facilità con cui scinde le proteine, dai carboidrati e i grassi insaturi dalla finocchiona. E’ inoltre molto determinato e lo si è visto bugnare su una punizione contro. Addirittura, forse ancora posseduto dalle istamine, ha brontolato anche per una punizione data a favore della sua squadra.

Omo Skyfo®: Fede. Ahi ahi ahi, il campione in carica è scarico. E’ probabile che le energie utilizzate per il possente rush finale, che lo hanno portato al trionfo dell’edizione 2011, siano state così tante che ora stenta a rigenerarle, oppure è più carico di tossine lui che l’inceneritore di Pioppogatto e non riesce a smaltirle. La verità è che sbaglia gol e passaggi facili palesando una regressione che getta ombre sui progressi che aveva evidenziato… Che avesse fatto incetta di sostanze proibite per assicurarsi lo scudetto? Che fosse legato agli zingari del calcio scommesse? Che sia stato aiutato da qualcuno che ha indebolito gli avversari versando benzodiazepine nel loro caffellatte (stile Paoloni) o mischiando sedativi nelle patate mascè?  Che abbia organizzato a sue spese la gita del Pepo di dicembre – al quale è costata il Pandorito – camuffandogli il biglietto del gratta e sosta con un finto “Gratta e vai a New York” facendoglici trovare scritto “bravo Pepo, hai vinto una gita a New York però ci devi andà subito ora a dicembre”? A queste domande non so rispondere, però ieri sera Fede s’è meritato la fascia rossa.

Note & hellzapoppin’: Partita equilibrata ma brutta. Il Borgorosso ha vinto con due gol osceni. Nel primo lo schema è stato questo: Limusè tira in porta dalla riga di fondo, Sauro invece che parà con le mani, con i piedi, con le cosce o con i ginocchi, ha agito da vero uomo mettendoci i coglioni. Quando la palla gli ha schiacciato le sue due (palle), egli ha tirato il solito urletto simile a quello del licaone in amore non corrisposto (quindi con palle piene e tegghie come pere scordate nel freezer), poi s’è raggomitolato su sé stesso cascando dentro la porta tipo tonno prigioniero della rete a Favignana durante la mattanza.

Raggiunto il pari con una bella azione finalizzata da un Sodostè finalmente in ripresa, quelli della Longobarda si sono suicidati con un malinteso a centrocampo tra Beppe e Beck che ha generato una ripartenza del Borgorosso concretizzatasi in un tiro mongolo non-ricordo-di-chi che l’Aiazzar, appostato davanti al proprio portiere come Paperone davanti al deposito (ma con sguardo più losco), ha clamorosamente lisciato cosicchè il Tucci – coi guanti da portiere – ha cominciato a rumare col pallone come quando fa l’impasto per i panzerotti; lo chiappava e gli scappava, lo chiappava e gli scappava fino a che il pallone lemme lemme ha carambolato sul palo e poi sul piede di Incabino che ha segnato il 2-1. Fra l’altro la creatura, proprio con questo gol, s’è salvato dalla fascia d’omoskyfo® perché aveva fatto l’impossibile per meritarsela.

Ultima nota degna di rilievo l’atteggiamento scorrettissimo di qualche tripeoro – che però “si sarebbe rifatto a quello tenuto in precedenza da altri…” – che, per cristallizzare il risultato che lo dava vincente, ha urlato che il match  era finito senza che nessuno della partita successiva fosse ancora entrato in campo… Atto gravissimo criticato per ben un paio di minuti da quelli più inclini alla nevrosi.

E’ stata aperta un’inchiesta.

E’ stata chiusa l’inchiesta dando un meno in pagella a Bert-h e Rossi (guarda caso i due leader…).

.

Prossimo turno: lunedì 16 gennaio 2012, ore 20. Prenotati i rinvoltini al “Pensavo peggio”

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

.

BORGOROSSO

.

LONGOBARDA

.

”Klock”

Involontario dialogo tra il gomito del Pezzao e lo zigomo di Marietto, compagni di squadra. Pandorito, ieri sera.

.

Click sulla classifica per ingrandire

.

Risultato (17 presenti):

HANSEL:  1     –     sauro, incabino, limusè (1), pepo, c1p8, matry, aiazzar, fabri.

GRETEL:  1     –     tucci, beppe, mario, beck, sodomax, fede (1), rossi, pezzao, bert-h.

.

Classifica: Il Tucci mantiene la testa con altri 5. Se ci saranno altri 102 pareggi la 18.m edizione sarà sua.

Omo Sky: Limusè. Idee chiare, un geometra al servizio della squadra. Anche il toppino degli Hansel è suo.

Omo Skyfo®: Sodomax. E’ la punta di diamante dei Gretel ma non punge. La fascia rossa va a lui perchè di quelli col voto più basso è l’unico di prima fascia.

Omo Skype: Pezzao. Perché è sempre al telefono

.

Note & hellzapoppin’: Serata caratterizzata dall’incidente occorso a Marietto che, nel tentativo di liberare di testa, non ha visto il compagno di reparto e amico fraterno Pezzao già posizionato in linea rispetto alla provenienza della palla, che stava per ribatterla dritto per dritto. L’affibbiamulte bonsai s’è lanciato a tutta randa di traverso e ahilui ha sbatacchiato lo zigomo destro proprio nel gomito sinistro del Pezzao (che non poteva vederlo perché non ha gli occhi indipendenti come i camaleonti e ci vede poco davanti, figuriamoci dietro). Marietto, con un evidente buchetto nello zigomo, fortunatamente non doloroso, ovviamente ha abbandonato il match ed è andato all’ospedale dove gli è stata diagnosticata una frattura allo zigomo e 30 gg di referto.

Un otorino l’ha visitato e gli ha consigliato di farsi un buco uguale dalla parte opposta della faccia che così è più “interessante” rispetto a quando c’ha gli zigomi ammodo. Un dermatologo invece gli ha suggerito di farci crescere un bruglioro in modo da ripristinare la rotondità della ganascia. Un chirurgo estetico n’ha detto “Perché? Se ti risistemo lo zigomo pensi d’esse bellino? Ahahahah…”

Noi lo aspettiamo affettuosamente al campo scandire il solito proclama “stasera ci sono io, è finita la pace… ahahahah”.

La partita è stata equilibrata ma tecnicamente bruttina. Gli Hansel sono passati in vantaggio con una puntalinata rasoterra piano di Limusè alla quale il Pezzao-portiere s’è opposto con… uno svenimento. Il pari dei Gretel è arrivato verso 10 alle 9 ed è stato un gol fotocopia di quello che aveva sancito il match di giovedì scorso: tiraccio del Beck e deviazione sottomisura di Fede.

.

Prossimo turno: giovedì 12 gennaio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

.

HANSEL

.

GRETEL

.